domenica 27 gennaio 2013

Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's: last minutes!


Bo's! Last minutes!


sabato 26 gennaio 2013

Bo's!: last minutes!


Bo! The wonderfull dog!

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Bo's: last minutes!


Bo's notes: il Blogger!


Bo! The Dog in the White House!


The wonderfull Bo!


Bo! The Dog of the White House!


Twitter, maxivalutazione da 9 miliardi di dollari

Twitter, maxivalutazione da 9 miliardi di dollari: BlackRock ha investito 80 milioni di dollari per acquistare titoli posseduti dai dipendenti di Twitter. È quanto riporta il Financial Times. La valutazione indiretta del social network...


giovedì 24 gennaio 2013

Twitter utilizzerà Vine per allegare video ai tweet?

Twitter utilizzerà Vine per allegare video ai tweet?: Twitter proporrà presto ai suoi utenti uno strumento per caricare video sulla sua piattaforma senza la necessità di appoggiarsi a servizi esterni. Dopo aver presentato i nuovi filtri per le foto, per dare battaglia ad Instagram (Twitter lancia i filtri per le foto: è guerra con Instagram), il social network ideato da Jack Dorsey, oggi presidente dell'azienda, vuol fare un ulteriore passo in avanti. Una conferma non è ancora arrivata per via ufficiale, ma è altamente probabile che Twitter sia in procinto di lanciare il suo servizio per la pubblicazione di sequenze video basandosi sulla tecnologia sviluppata da Vine.

Il primo tweet con video incorporato è apparso nelle scorse ore sulla pagina Twitter di Dick Costolo, CEO dell'azienda.

Google aggiorna il servizio per la ricerca delle immagini

Google aggiorna il servizio per la ricerca delle immagini: Google ha appena rivoluzionato la sua ricerca immagini. Accessibile dal motore di ricerca o, direttamente, all'indirizzo images.google.it, è una ben nota funzionalità che consente di individuare immagini e foto che hanno attinenza con le parole digitate. Google Images offre anche una meno nota funzionalità di ricerca a partire da un'immagine memorizzata sul personal computer, in locale, oppure su un server remoto: così si potrà stabilire cosa è raffigurato in una foto oppure il luogo in cui è stata scattata (Dove è stata scattata quella foto? Con Google è possibile saperlo).

Quest'oggi Google ha presentano un'ulteriore novità modificando radicalmente il modo con cui vengono presentate foto ed immagini sul servizio 'Images'.

mercoledì 23 gennaio 2013

Schema Progetto Warp!


NASA Scientist Says Warp Drive is Doable


Usa, donne soldato potranno combattere: Panetta elimina il veto sulla prima linea

Usa, donne soldato potranno combattere: Panetta elimina il veto sulla prima linea:
Il ministro della Difesa uscente cancella uno degli ultimi tabù dell'esercito americano, in vigore dal 1994. Fino al 2016 l'esercito potrà richiedere deroghe....

L'impegno di Obama contro i cambiamenti climatici

Google: impennata del fatturato nel 2012, superati i 50 miliardi di dollari


lunedì 21 gennaio 2013

Mobile Ad: display supererà search e il mobile web attrarrà più investimenti delle app

Mobile Ad: display supererà search e il mobile web attrarrà più investimenti delle app:
Il Mobile Advertising secondo Gartner crescerà prepotentemente nei prossimi anni: gli investimenti tra il 2011 e il 2016 dovrebbero addirittura registrare un tasso di crescita del 400%. Il 2012 si è chiuso con un fatturato mondiale per il settore di 9.6 miliardi di dollari, ma già quest’anno le entrate dovrebbero raggiungere gli 11.4 miliardi di dollari per toccare i 24.5 miliardi nel 2016.
“Il mercato del mobile advertising è decollato anche più velocemente di quanto ci aspettassimo a causa di una diffusione maggiore di smartphone e tablet, così come del mescolarsi dei comportamenti di consumo sui computer e sui dispositivi mobili – nota Stephanie Baghdassarian, direttore ricerca per Gartner, aggiungendo – La crescita nel mobile advertising si verifica in parte a spese dei formati a stampa, soprattutto dei giornali locali.”
La società di ricerca sottolinea, inoltre, la crescente globalizzazione del settore, con il coinvolgimento in attività di mobile advertising di nuovi mercati e aree geografiche man mano che i device mobili e il loro utilizzo si diffondono. Nonostante questo, le differenti velocità di adozione del mobile e caratteristiche locali influiranno sullo sviluppo del settore. Ad esempio, l’area Asia-Pacifico, in particolare Giappone e Sud Corea, tradizionalmente ha guidato lo sviluppo e la spesa in mobile advertising grazie alla rapida e forte diffusione di device mobili. Nei prossimi anni, però, mentre il Nord America e l’Europa Occidentale chiuderanno il gap accumulato rispetto a questa regione, Cina e India, a causa della crescente penetrazione dei dispositivi mobili e dell’espandersi della già numerosa classe media, dovrebbero contribuire sempre di più alla crescita del mobile advertising.
Gartner per quanto riguarda i formati pubblicitari ritiene che il mobile search continuerà, almeno per il periodo in esame, a guidare lo sviluppo del settore, ma diverrà via via meno centrale. Al contrario, il display dovrebbe via via trasformarsi nel formato su cui si focalizzeranno i maggiori investimenti. Delle due soluzioni display (in-app e Mobile Web), il posizionamento all’interno delle app dovrebbe continuare a attrarre spese maggiori fino al 2015, quando dovrebbe essere il Mobile Web a prendere il sopravvento.
La società di ricerca avverte, in ogni caso, della possibilità di dover rivedere le proprie previsioni, principalmente a causa di due fattori strettamente collegati. Il primo riguarda la necessità di tempo affinché brand ed aziende possano adeguare la propria spesa in advertising al cambiamento rapido delle abitudini dei consumatori. Questo porterebbe ad un surplus di offerta di spazi e, di conseguenza, all’abbassamento dei costi. A sua volta, un tale scenario, spingerebbe molti sviluppatori di app a comprare spazi mobili per promuovere la propria applicazione: il cosiddetto “paid discovery”. Tale strategia, più giustificata per le app a pagamento, porterebbe molti sviluppatori, con app gratuite, a spendere in advertising somme simili o superiori a quelle guadagnate tramite gli spazi pubblicitari offerti all’interno della propria app. Un circolo vizioso che potrebbe influire negativamente sullo sviluppo del settore e portare ad una sorta di “bolla”.
Via Tech Economy

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