lunedì 4 novembre 2013

igHome fa proprio schifo! Gadget limitati!

igHome e' veramente una Home page da "sfigati"! I Twitter gadget non sono funzionali come quelli Facebook! 

lunedì 28 ottobre 2013

IGoogle termina il 1 Novembre! Alternative in Google Chrome!

IGoogle terminera' tra qualche giorno ma la sua "impronta" nel Web ha modificato il modo d'interpretare la navigazione in rete! Fortunatamente Google Chrome presenta alcune preferenze simili alla Home Page di IGoogle!

domenica 11 agosto 2013

J.Assange fonda il proprio Partito! Si ispira al Movimento 5 Stelle!

Avevamo che soltanto da aspettare conferme "Internazionali"! Ora sono arrivate pure quelle: Beppe Grillo raffinato politico!marziani52.blogspot.com

martedì 25 giugno 2013

Riecco l’ammazzablog in una proposta di legge

Riecco l’ammazzablog in una proposta di legge: Spunta da un'altra proposta la norma ammazzablog sull'obbligo di rettifica. Dietro la questione diffamazione la stessa logica e pene più severe.

mercoledì 19 giugno 2013

Le aziende IT coinvolte nel 'datagate' vogliono parlare

Le aziende IT coinvolte nel 'datagate' vogliono parlare: Mentre il 'datagate' americano continua, con promesse di ulteriori rivelazioni da parte di Edward Snowden, nel centro del mirino sono inevitabilmente finiti i 'big player' dell'IT e dei social network, cui l'intelligence americana si è rivolta per ottenere informazioni sui cittadini-utenti.
Così, secondo quanto riporta in queste ore Wall Street Journal, si cerca di prendere le distanze in una sorta di operazione trasparenza non semplice da interpretare. Soprattutto perché permangono alcuni vincoli nel rendere pubbliche certe tipologie di richieste (vedere il nostro articolo USA: dati degli utenti spiati sui server dei provider?).

Facebook nei giorni scorsi ha ammesso di aver ricevuto dalle 9.000 alle 10.000 richieste da tutti gli enti e le agenzie americane nella seconda metà del 2012, Microsoft tra le 6.000 e le 7.000 ed Apple sostiene di aver ricevuto nel periodo dicembre-maggio tra le 4.000 e le 5.000 richieste nelle quali si citavano tra i 9.000 e i 10.000 account o dispositivi.

Facebook ha altresì spiegato che le richieste riguardavano i dati relativi a 18-19.000 utenti individuali su oltre un miliardo di utenti attivi mensilmente.

domenica 9 giugno 2013

Scandalo USA: FBI e NSA hanno accesso diretto ai server di Google, Facebook, Yahoo! e Apple

Scandalo USA: FBI e NSA hanno accesso diretto ai server di Google, Facebook, Yahoo! e Apple:

Il Washington Post ha svelato i particolari di un segretissimo progetto del Governo statunitense che avrebbe permesso agli USA di accedere ai server dei grandi colossi del web come Google, Apple e Facebook.
L’amministrazione Obama è stata investita in queste ore da quello che è senza ombra di dubbio il più grande scandalo dalla prima elezione del Presidente Barack Obama, già ribattezzato dalla stampa locale il watergate democratico. Al centro di tutto c’è il Programma PRISM, un segretissimo programma governativo non ufficiale di controllo sociale ai fini di sicurezza nazionale.
Dopo le rivelazioni del Guardian a proposito dei forniti da Verizon alla National Security Agency, a rincarare la dose ci ha pensato il Washington Post, che svela i dettagli di questo Programma Prism da 20 milioni di dollari che fatto precipitare in poche ore la credibilità di Obama. Secondo il quotidiano americano, il governo statunitense avrebbe accesso diretto ai server di giganti del web come Google, Facebook, Microsoft, Yahoo! e Apple.

Il governo conferma (in parte)

Lo scandalo è esploso, in poche ore la notizia è rimbalzata da una parte all’altra del Mondo, tanto da costringere il governo statunitense a intervenire immediatamente sulla questione. Il Programma PRISM, fanno sapere, esiste davvero: le informazioni relative ai cittadini trasmesse all’FBI, però, riguarderebbero soltanto i cittadini non americani o che vivono fuori dagli Stati Uniti. Questo, ammettono, sarebbe servito per tutelare la sicurezza nazionale da nemici esterni.
Anche James Clapper, direttore della Nsa, ha precisato che le inchiesta pubblicate dal Guardian e Washington Post contengono moltissime imprecisioni. E precisa:
Tutte le informazioni raccolte nell’ambito di questo programma sono tra le informazioni di intelligence più importanti mai raccolte. Sono state usate per proteggere la nostra nazione da una gran quantità di minacce.
Della serie “abbiamo spiato i cittadini ma l’abbiamo fatto per il bene comune“.

La aziende negano

Tra le aziende coinvolte nello scandalo ci sono i colossi di internet come Google e Apple. A poche ore dall’ammissione dell’esistenza del programma PRISM, arrivano le prima dichiarazioni dei diretti interessati. Google nega fermamente ogni coinvolgimento:
di tanto in tanto alcuni sostengono che abbiamo creato una porta per il governo nel nostro sistema, ma Google non ha alcuna porta per il governo per accedere ai dati degli utenti.
Anche Apple non è da meno, e precisa:
Non siamo a conoscenza di nessun PRISM. Apple non fornisce dati ad alcuna agenzia governativa con modalità di accesso diretto, ma solo ed unicamente dietro l’ordine di un tribunale.
La portata di questo scandalo è destinata a crescere col passare delle ore, non mancheremo di aggiornarvi non appena ci saranno novità di rilievo.
Foto | Washington Post