Parlando a una platea evidentemente interessata e amica, ha ricordato come fra gli obiettivi della Commissione ci sia quello di dare a tutti i cittadini europei entro il 2020 una connessione di almento 30 Mbps, con almeno la metà di cittadini in grado di fruire dell'accesso a 100 Mbit.
Ha aggiunto anche altre constatazioni: un europeo su tre utilizza un telefono mobile come fosse un computer, e stanno emergendo la comunicazione machine-to-machine e una generica Internet delle cose, che farà sì che ogni cittadino abbia la necessità di disporre di più indirizzi Ip.
Ergo, per Kroes, il passaggio a IPv6, preso atto dell'esaurimento degli indirizzi Ipv4, non è tanto dietro l'angolo, quanto adesso.