mercoledì 26 ottobre 2011
La banda larga italiana è la più lenta d'Europa
La banda larga italiana è la più lenta d'Europa: Notizie - Secondo il rapporto Akamai, cresce la diffusione della banda larga in Italia. Ma la velocità è il nostro punto debole.
lunedì 24 ottobre 2011
Internet superveloce, con il grafene
Internet superveloce, con il grafene:
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Addio alla Silicon Valley e da oggi in poi chiamatela Grafene Valley.
Il grafene, la molecola formata da atomi di carbonio impacchettati in modo esagonale, potrebbe infatti ben presto sostituire il silicio nei componenti elettronici degli attuali dispositivi. E potrebbe anche garantire una rete per il collegameno ad Internet a velocità 10 volte superiori a quelle raggiungibili con le strutture attuali.
Il merito di questi passi in avanti sull'impiego del grafene in ambito elettronico è da attribuirsi ad un team di ricercatori dall'università di Manchester e dell' università di Cambridge. che include i premi Nobel che hanno scoperto il grafene, Andre Geim e Kostya Novoselov (Manchester) e l'italiano Andrea Ferrari (Cambridge).
I ricercatori sono infatti riusciti a superare uno degli ostacoli che fino ad ora limitava l'uso del grafene nella componentistica. In pratica, per natura, il grafene da solo risulta poco efficiente dal punto di vista elettrico perchè assorbe poca luce, circa il 3%, mentre il restante 97% passa attraverso la struttura senza contribuire all'attivazione degli elettroni.
Il team di cui sopra, ha pensato bene di combinare il grafene con particolari nanostrutture metalliche, che riescono a raccogliere e concentrare una quantità di luce pari a 20 volte quella precedente, convertendola così in energia elettrica.
Queste strutture plasmoniche sono disposte superiormente al grfene e migliorano l'efficienza della molecola risolvendo quindi il problema. Probabilmente, se disposte con differenti geometrie, le stesse nanostrutture potrebbero divenire dei filitri per la lunghezza d'onda e la polarizzazione selettiva della luce.
Tale scoperta potrebbe portare a velocità di comunicazione di decine o addirittura centinaia di volte più rapide rispetto a oggi e Andrea Ferrari ha affermato: "Questo risultato dimostra che il grande potenziale del grafene nel campo della fotonica e optoelettronica, può essere sfruttato appieno in una varietà di dispositivi utili, come le celle solari e fotorivelatori"
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lunedì 17 ottobre 2011
Google difende scelta di rimuovere H.264 da Chrome. Presto il codec WebM per tutti
Google difende scelta di rimuovere H.264 da Chrome. Presto il codec WebM per tutti: Tra qualche mese niente video H.264 sul browser Chrome, Google punta esclusivamente su WebM. Presto anche per Safari e Internet Explorer
giovedì 6 ottobre 2011
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